Sacro Monte di Varallo

Il Piemonte è una terra ricca di bellissimi luoghi da vedere e scoprire. In Valsesia si trova uno di questi meravigliosi posti che vale assolutamente la pena visitare: sullo sperone roccioso che sovrasta la città di Varallo, alla fine del XV secolo il frate francescano Bernardino Caimi progettò una piccola Terra Santa. Fece costruire modesti edifici dall’aspetto rurale che riproducevano i principali luoghi di Gerusalemme legati alla vita di Cristo rievocando al loro interno gli episodi che vi erano accaduti con statue e pitture.

Il Sacro Monte di Varallo, il più antico e rappresentativo tra i Sacri Monti presenti nei territori del Piemonte e della Lombardia, è stato dichiarato nel 2003 Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco. Costituito da 44 cappelle affrescate e una basilica, ci sono voluti circa due secoli affinché venisse terminato. Le cappelle, dislocate in un percorso di vie e piazzette, sono affrescate con oltre 4.000 figure e arricchite da circa 400 statue raffiguranti tutte scene della vita di Gesù Cristo e della Madonna. Diversi artisti, pittori e scultori, hanno lavorato alla realizzazione di questo complesso di edifici: fra i più importanti c’è anche Gaudenzio Ferrari, che collaborò con Beato Bernardino Caimi proprio durante la fondazione del complesso.

Raggiungibile tramite una funivia, attualmente un gruppo di volontari formati sono a disposizione per accompagnare i visitatori per tour guidati del complesso, e vi faranno entrare nell’anima di questo luogo raccontandovi le storie e gli artisti che ad esso sono legati.

NOTE: La Basilica rispetta i seguenti orari: dalle 8.30 alle 12.20 – dalle 14.15 alle 18.30. Il servizio della funivia invece segui l’orario estivo: Lunedì – Venerdì: 9:00 – 18:00, Sabato – Domenica e Festivi: 9:00 – 19:00

Manera Ristorante – Disco Pub

Ristorante – disco pub situato vicino al parcheggio delle seggiovie di Scopello. Patty & Ely: due amiche e socie, dieci anni fa di ritorno da un viaggio, ebbero la fortunata idea di dar vita ad un locale. Le due ragazze carismatiche, trascinavano già da tempo gruppi grandissimi di amici in fantasiose e numerose feste a tema. Perché allora non fare di questo passatempo una attività? Detto fatto..o quasi! Perché se non sempre tra il dire e il fare c’è il mare, a volte comunque c’è un fiume che scorre e ogni progetto nasce a poco a poco. Insomma, per far bene le cose ci vuole …”Manera”, cioè , ci vuole misura e calma. Comunque Patty & Ely han visto giusto e il loro fiuto da “streghe” walser non le ha ingannate. Il Manera dieci anni fa è stato il primo pub giovane di Scopello, subito caratterizzato da una avvincente impronta e da un’atmosfera unica. Un ottimo punto di ristoro dove fermarsi per ricaricare le proprie ebike e godersi succulenti hamburger. Un’ottima scelta per fare il pieno di energie prima di partire e andare alla scoperta della Valsesia da una posizione strategica: il nostro Be•E Point è direttamente sull’itinerario Balmuccia – Alagna ed è punto di partenza del tracciato Scopello – Mera – Rassa.

Museo Walser di Alagna

Visitare il Museo Walser situato a Pedemonte, una piccola frazione poco distante da Alagna, è un viaggio nel passato in cui riscoprire la vita che la popolazione di origine tedesca conduceva un tempo.

L’antico caseggiato che ospita il Museo datato 1628, è stato ceduto all’Unione Alagnese alla condizione che venisse attrezzato e destinato esclusivamente a diventare museo etnografico degli usi e costumi della popolazione di Alagna.  Molti alagnesi diedero il loro contributo donando oggetti ed arredi e svolgendo gratuitamente i lavori di ristrutturazione, allestimento, esposizione e catalogazione degli oggetti: esempio esaustivo di “wïtte mu hed aswenn glebed im Land” ossia, in walser, “Come si viveva una volta in Alagna”, scritta visibile tutt’oggi di fianco alla biglietteria. L’allestimento del Museo consente di ammirare queste costruzioni, integrate perfettamente nel panorama montano, e di visitare tutte le stanze allestite con mobili, arredi, attrezzature e oggetti vari dell’epoca walser, tutti molto semplici ma ingegnosi come, ad esempio il poppatoio ricavato da un corno di bovino o il tavolo ribaltabile per ridurre al minimo l”ingombro. Utensili per la lavorazione del latte, del legno, attrezzi per i lavori agricoli, arredi, telai per la tessitura, abbigliamento, vi è raccolto tutto ciò che serviva alla vita quotidiana dell’antica popolazione.

Il Museo etnografico rappresenta una vera e propria memoria storica e uno strumento per ricostruire gli aspetti sociologici e antropologici della cultura walser.

NOTE: consigliamo sempre di contattare la struttura via mail per eventuali cambiamenti di orario
Orario di Agosto: tutti i giorni 10.00 – 12.30 / 15.00 – 18.30

La frazione walser: Pedemonte

Pochi minuti dal centro di Alagna Valsesia e subito ci si trova immersi in un ambiente incredibile dove il tempo pare essersi fermato da secoli. Case in legno dalle splendide architetture walser si affacciano su una piazzetta con due fontane monolitiche destinate all’abbeverata degli animali e del lavaggio di bucato, stoviglie ed attrezzi.

E’ oggi sede del Museo Etnografico walser dell’alta Valsesia, la sua visita dà l’opportunità di conoscere da vicino il sistema edilizio della casa Walser abitata da più nuclei familiari e ideata in modo da ospitare sotto lo stesso tetto stalla, abitazione e granaio.  La visita al museo e degli usi e costumi tipici di Alagna ambientati nella casa museo walser sono in grado di creare suggestioni e fantasticherie stimolanti a tutti i visitatori.

Base Camp – noleggio ebike

Grazie al nostro noleggio ebike, sfrutterai percorsi in mezzo alla natura per vivere un’esperienza unica e grazie all’aiuto della pedalata assistita ci si può avventurare ed esplorare il territorio più facilmente. Offriamo anche la possibilità di noleggiare e-bike Urban con seggiolino posteriore, perfetto per andare a conoscere le frazioni di Alagna e paesi vicini con tutta la tua famiglia.

Il negozio è situato in centro ad Alagna Valsesia, un villaggio di montagna legato tutt’oggi alle tradizioni locali walser e ad uno stile di semplice da sempre ricercato dai turisti.

Balmuccia Alagna

Aggiornamento percorso Giugno 2021: è sconsigliato ai non esperti il tratto di fino a Scopetta causa sentiero di difficile percorribilità e non sempre accessibile. Preferibile mantenersi sulla SP299 fino a tale località, per poi riprendere il tracciato originale.

NOTE:

Punti di ricarica lungo il tracciato nei punti Alpe Meggiana (rifugio), Campertogno (Il Gatto e La Volpe), Alagna (Bar delle guide) / Parcheggio gratuito alla partenza del tracciato

CARTELLO GIALLO – NUMERO 1 in campo VERDE

PARKING – Sulla Strada Provinciale 299 all’altezza di Balmuccia ,si incontra il cartello giallo della ciclabile e, girando a destra, si prosegue seguendo le indicazioni gialle per giungere sino al parcheggio della Scuola oppure, proseguendo verso il basso, e superando un piccolo tunnel , a quello del Centro Canoa e Rafting Monrosa. Da qui parte un interessante sentiero che, una volta attraversato il ponte sul Sesia, si inoltra sul fianco della montagna con una suggestiva vista sul canyon sottostante e, superando alcuni dislivelli impegnativi, giunge al ponte più a nord che, una volta attraversato, conduce all’abitato di Scopetta raggiungibile attraversando la SP 299. Da qui si esce per 400 mt.ca. sulla Provinciale per infilarsi sulla ciclabile di Muro di Scopa e poi, percorrendo il marciapiede ciclabile ,all’altezza di Scopa, si riattraversa la Provinciale per poi riprendere nuovamente il lato sinistro orografico del Sesia sino all’attravesamento del Ponte di ferro. Da qui si recupera quota con un dislivello impegnativo ma, reso gradevole dall’attraversamento di boschi di castagno per ridiscendere in frazione Chioso raggiungendo Scopello. Un tratto di ca. 1 km. su strada asfaltata conduce all’imbocco del largo sentiero che, in maniera agevole raggiunge Piode sul lato destro orografico del Sesia. Da qui si arriva al Ponte di Quare dopo aver superato un bosco di larici. Dopo 100 mt. in direzione Rassa, sulla destra si imboccata la strada asfaltata che scende sul piano e che attraversa per quasi 2 km. ampi prati e cascine con allevamenti di bestiame. Giunti a Campertogno si lascia il Sesia sulla destra e si sale su strada asfaltata sino alla graziosa frazione Rusa. Da qui si rientra su di un sentiero boschivo che conduce a Mollia e si prosegue con moderata pendenza in un contorno di rigogliosa vegetazione sino a Otra Sesia. Da questo punto, si imbocca la generosa strada sterrata, recentemente realizzata, che si inoltra in uno spettacolare e imponente bosco di larici. Superati un paio di dislivelli impegnativi ma, brevi si giunge al ponte di Isolello che, attraverso una ripida ma, ampia rampa, permette di raggiungere il ponte pedonabile che attraversa il Sesia permettendo di tornare a percorrere il lato sinistro orografico del Sesia. Proseguendo su un ampio e agevole sterrato ,a tratti ricoperto interamente da un tappeto erboso, si giunge alla frazione Balma di Riva Valdobbia e da qui si prosegue senza particolari difficoltà sino al ponticello che, attraversato ci porta sulla Circonvallazione dove l’indicazione sulla sinistra dell’ultimo cartello giallo ci permette di raggiungere il centro di Alagna potendo ammirare gli scorci più suggestivi. Per chi non volesse percorrere tutti i 35 km del percorso, esiste la possibilità di accedere al percorso nelle seguenti località: Balmuccia (partenza), Scopa, Scopello, Piode, Campertogno, Mollia, Riva Valdobbia, Alagna (arrivo).

La Valsesia, culla di eccellenze enogastronomiche

La gastronomia valsesiana è legata a quei prodotti tipici del lavoro montano come latte, burro, formaggi e salumi, accostati sempre alla polenta e alle differenti varietà di pane e al miele. Le ricette sono semplici, gustose e sostanziose, ideate nelle epoche passate per sostenere il fisico durante il duro lavoro e soprattutto per proteggerlo dal freddo.

Con la mutazione delle stagioni e del tempo atmosferico, si ricavano oggi da prati e pascoli prodotti naturali di grande qualità. Grazie al connubio tra gli allevamenti di bovini e ovini e l’erba dei pascoli si producono yogurt, robiole e formaggi di grande personalità come la Toma della Valsesia: un formaggio conosciuto da secoli tanto da essere citato in documenti storici. Come tutte le Tome le forme più fresche e a pasta più grassa si prestano bene ad essere fuse diventando così protagoniste nella preparazione dei piatti tipici di montagna che ne prevedono la gratinatura o la fusione (le zuppe gratinate di pane, la polenta concia, i gratin di patate o di verdure). Un’altra curiosità riguarda il periodo in cui la forma viene prodotta: se la forma è prodotta durante la tarda primavera o estate, periodo in cui le vacche mangiano erba fresca contenente anche fiori, sarà migliori rispetto alle produzioni invernali in cui gli animali si nutrono con fieno secco.

Qualche esempio di piatti prelibati da assaggiare? Ovviamente la fantastica toma valsesiana a pasta dura o semimorbida, gli straccetti e la mocetta, ossia coscia di camoscio trattata come il prosciutto crudo (ma fidatevi, decisamente più saporita e gustosa), l’uberlekke, un bollito di origine walser preparato con diversi tipi di carni e ovviamente le miacce: dolci, salate, dolci e salate… vanno d’accordo con tutto! Quindi non vi rimane che pedalare e fermarvi a gustare una delle specialità valsesiane!

Il Supervulcano della Valsesia

La Valsesia è un territorio estremamente interessante per i geologi di tutto il mondo. 290 milioni di anni fa, nella zona che si estende da Balmuccia fino a Prato Sesia era attivo un vulcano che dopo 10 milioni di anni di attività entrò in una fase di inattività fino a collassare su se stesso proprio nella Valle. L’eccezionalità della Valsesia e delle aree limitrofe del Sessera e del Toce è proprio quello di essere un laboratorio a cielo aperto che permette di studiare più facilmente rocce e minerali vulcanici che di solito si trovano a profondità inaccessibili.

A Settembre 2013 il “Sesia – Val Grande Geopark”, costituito dall’area del Supervulcano da parte del territorio della Valsessera (BI) e dal Parco nazionale della Val Grande (VCO), è stato inserito nella Rete Internazionale dei Geoparchi UNESCO.

In Giro con Be•E. Varallo Sesia

Scollinato il Passo della Colma, penultimo GPM di giornata, il gruppo scenderà verso Varallo Sesia. Varallo è una deliziosa cittadina ai piedi dei monti, che sorge lungo le rive del fiume Sesia. La parte vecchia si caratterizza per un bel centro pedonale e vie storiche con molte botteghe di artigianato e gastronomia locale.

E’ dominata dal Sacro monte di Varallo, il più antico tra gli 8 Sacri monti presenti tra Piemonte e Lombardia. Progettati come luoghi di culto per i fedeli, i Sacri monti, apparsi nel XV secolo, avevano la funzione di permettere ai pellegrini di andare a testimoniare la loro fede davanti alle scene che riproducevano la vita di Cristo.

Il Sacro monte di Varallo è la massima espressione di questa forma d’arte. Nel complesso sono presenti 50 cappelle. L’architettura, le sculture (oltre 800 statue in terracotta policroma e legno!) e pittura danno vita a scene coinvolgenti a grandezza naturale, per un impatto emotivo senza pari. Vi lavorarono grandi artisti, che seppero infondere nelle opere una spiritualità palpabile, nutrita di fervida religiosità.

Tra questi va sicuramente citato Gaudenzio Ferrari, il grande pittore e scultore originario di queste zone. Oltre agli affreschi nelle cappelle del Sacro Monte, Ferrari realizzò altre opere come la parete gaudenziana presso il Santuario della Madonna delle Grazie (la foto a destra in basso).

Per finire, una piccola chicca che vi consigliamo di vedere. Il ponte sospeso di Balangera, che collega la frazione di Morca, uscendo da Varallo. E’ l’ultimo esempio dei caratteristici ponti pensili valsesiani in legno usati per attraversare il Sesia. Rimarrete incantati.

In Giro con Be•E. Da Abbiategrasso all’Alpe di Mera

28 maggio. Una data storica per l’Alpe di Mera, piccola comunità della Valsesia che per la prima volta ospiterà un arrivo di tappa del giro d’Italia. Come sempre il passaggio della carovana sarà una esplosione di colori lungo tutto l’itinerario e per noi di Be•E, che nasciamo non lontano, sarà l’occasione per accendere i riflettori su questa bellissima località montana e su tutto il territorio circostante.

La Valsesia, conosciuta come la valle più verde d’Italia, è simbolo di natura e libertà, luoghi d’arte e ottimi vini. E tanto altro ancora. Be•E vi accompagnerà nei prossimi giorni raccontandovi alcuni dei tesori di questa bellissima valle. E siamo sicuri che diventeranno uno spunto per le vostre prossime vacanze in bicicletta.

Ma non parleremo solo di Valsesia. La tappa del 28 maggio sarà una sorta di minigiro che metterà insieme tante località che conosciamo bene e su cui abbiamo già molte proposte. La partenza sarà da Abbiategrasso, comune immerso nel parco del Ticino, poi si attraverserà la pianura novarese, le colline dell’alto piemonte, il lago Maggiore e il lago d’Orta, fino ad arrivare in Valsesia. Insomma il giro sarà un piacevole pretesto per parlare dei nostri luoghi del cuore. Luoghi forse non sempre conosciuti per quanto meritano, ma ricchissimi di storie e tradizioni, oltre che di straordinaria bellezza.

Soprattutto luoghi che meritano di essere visitati in bicicletta. E noi vi proporremo alcune mete e itinerari per le vostre vacanze in mezzo alla natura.

buon giro a tutti!