Cascina Foresto Country House

Sita in Castellengo alle porte della Riserva naturale delle Baragge. Tre parole chiave caratterizzano la Cascina Foresto: Natura perché immersa nella savana del Biellese, un’area protetta e ultimo territorio incolto tra la pianura e le Prealpi Biellesi; Tranquillità perché é una residenza turistica di campagna caratterizzata da un’antica struttura del 700, ideale per rilassare mente e corpo immergendosi in un’area riservata e incontaminata dove ritrovare se stessi; Salute dove fitness e slow food si incontrano. Un connubio perfetto tra escursioni, trekking, biking abbinato alle degustazioni dei prodotti tipici del territorio.

Dotato di camere confortevoli e curate e del ristorante dove si potranno gustare buonissimi piatti della tradizione biellese. Inoltre i grandi spazi che offre Cascina Foresto sembrano nati per ospitare i vostri animali che saranno i benvenuti, rendendoci una struttura Pet Friendly.

Un’Oasi a misura di Bambino: l’Oasi Zegna

Un susseguirsi di colori dalle mille sfumature: verdi pascoli, sentieri naturalistici, rododendri in fiore…. In estate le attività da svolgere sono molteplici: dalle pedalate lungo i sentieri più o meno battuti che la fanno da padrone, al parcogiochi nel piazzale a Bielmonte (punto di arrivo del nostro tracciato) o il divertentissimo Bob Run.

Un’oasi a misura di bambino. A pochi km da Bielmonte, c’è un bosco incantato, sempre felice, è il Bosco del Sorriso. Un sentiero ad anello che si inoltra nella natura incontaminata della Val Sessera tra faggi, pini e betulle. Un bosco luminoso dove si abbracciano gli alberi, si incontrano aree di sosta allestite con sedute in pietra e grandi libri di legno sui quali leggere le Favole del Bosco, appositamente scritte e ispirate ai tre alberi più diffusi in questi luoghi. Un percorso esperienziale costruito sui principi del forest bathing per ritrovare la serenità e l’armonia interiore avvolti dai profumi e dai suoni della natura. Lungo il percorso sono indicati i luoghi dove sostare per ottenere al massimo gli effetti benefici delle piante. Un’immersione nel respiro del bosco per rigenerarsi ed entrare in contatto con la natura, e mentre i più grandi possono rilassarsi sentendo cortecce, terra e sassolini sotto i piedi, i più piccoli possono dedicarsi a cogliere more e lamponi.

Oasi Zegna: un luogo magico

L’Oasi Zegna è una grande area montana protetta che ospita il parco naturale nel cuore delle prealpi biellesi, esattamente tra Trivero e la Valle Cervo.

Caratterizzata da una storia particolare che merita di essere raccontata l’Oasi Zegna è una montagna dolce e incontaminata, perfetta per soddisfare i bisogni di tutta la famiglia. A dar origine al progetto è stata la volontà di un grande industriale tessile piemontese, Ermenegildo Zegna, così innamorato della sua terra e della bellezza delle montagne circostanti che negli anni ‘20 decise di acquistare un ampio territorio da donare alla popolazione. Un’idea unica al mondo che dette vita a uno dei primi progetti di mecenatismo ambientale. Oggi giorno rappresenta una meta turistica che offre la meraviglia di fioriture stagionali dei rododendri (voluti espressamente dal Signor Zegna), mettendo a disposizione dei visitatori un parco avventura, un family hotel a misura di bambino, l’organizzazione continua e creativa di eventi e non solo. Il risultato è una valle scenografica che si dipinge di tenere e sgargianti tonalità, seguendo un disegno armonico colorando la conca durante tutto l’anno: in primavera esplodono i fiori che durano fino all’accendersi dei colori autunnali del foliage.

L’Oasi Zegna, è un luogo magico, ricco di esperienze da vivere e prodotti enogastronomici da gustare. Grandi e piccini possono intrattenersi e godersi, dopo aver percorso il tracciato Alpe di Mera – Bielmonte, una fantastica giornata all’insegna del divertimento, del relax o dell’enogastronomia.

Sport in Valsesia

Conosciuta prevalentemente per gli sport invernali, la Valsesia offre anche molte attività per chi è alla ricerca di svago e avventura d’estate.

Meta perfetta per chi va in cerca di luoghi ancora selvaggi e popolati da un ricco e prezioso ecosistema. La natura verdissima e il fiume Sesia ne fanno la meta più ambita d’Europa per gli sport d’acqua viva. Emozionarsi cavalcando le onde su un gommone da rafting, surfare sull’acqua in hydrospeed, scendere rapide sinuose in kayak, praticare il tubing o percorrere itinerari da sogno in torrentismo è possibile in questo territorio tutto da scoprire.
Tutte queste attività sono praticabili presso i numerosi centri qualificati del fiume Sesia e sono alla portata di chiunque sappia nuotare e abbia voglia di divertimento!!

Ma non solo! Questa Valle d’estate non deluderà neanche gli sportivi che cercano la neve anche d’estate per praticare sci alpinismo o gli appassionati di trekking che possono percorrere i sentieri di parchi come la Valstrona o il Monte Fenera …o coloro che invece cercano esperienze estreme come un volo in parapendio, ideale per chi vuole godersi il Monte Rosa e tutto il suo splendore da una prospettiva decisamente insolita.

Consigliamo di affidarsi a uno dei centri qualificati presenti nella Valle.

In ebike ai piedi del Monte Bianco. Pedalando per la Val Ferret

Vicino a Courmayeur, tra le valli del Monte Bianco ne spicca una dove pedalare diventa un’immersione nella natura. Qui pedalare in chiave dolce trova la sua massima espressione, dove ogni pedalata è un respiro profondo di aria pura e fresca.

Ci mettiamo in sella alla bicicletta e subito siamo circondati dall’Aiguille des Glaciers, il Dente del Gigante, le Grandes Jorasses, e il Monte Bianco. Quest’ultimo non si concede sempre così facilmente, non è sempre visibile. Bisogna cercare l’angolazione giusta, la Val Ferret sembra quasi fargli da vassoio. Da qui si riesce a ammirarne completamente la vetta, tanto che quando appare, così gigantesco e così quieto, sembra accogliere a sé lo spirito sia dei trekker sia dei ciclisti.

Una valle incantata che porta con sé la memoria dei cambiamenti climatici, dove si è cullati da una parte dal ghiacciaio sovrastante e dall’altro dalle dolci acque del torrente. D’estate la strada che porta alla valle viene chiusa già all’altezza della frazione di La Palud e si può proseguire solo in bicicletta o con le navette. Una strada che si snoda tra tornanti costeggiati da pini, con il Massiccio lasciato alle spalle e il fiume Dora di Ferret che appare e scompare per poi aprirsi in una valle verde e piena di vegetazione con larici, ontani e betulle.

Annie Dillard, premio Pulitzer afferma che “Le montagne sono giganti, quiete, permeabilità. Puoi lanciare il tuo spirito a una montagna e la montagna lo terrà con sé, lo avvolgerà, non lo rigetterà indietro come fanno i fiumi” e sarà proprio la sensazione che si proverà quando di ritorno da questa valle si ritornerà alla propria vita quotidiana.

Mottarone – Armeno – Stresa

Da Stresa si sale al Mottarone in funivia.

Il percorso di discesa inizia presso il piazzale di arrivo della funivia e si delinea come una combinazione di sali scendi, sentieri e strade sterrate. Una volta giunti alla stazione intermedia Alpino si prosegue in direzione del Campeggio 7 Camini, per poi giungere a Gignese. Qui pedaliamo per un breve tratto su strada asfaltata aperta al traffico veicolare fino ad imboccare il sentiero per Armeno.

Si rientra a Stresa passando per i centri abitati di Gignese e Levo.

Ciclovia del Toce – in bici tra fiori, borghi e boschi

La pista ciclabile del fiume Toce conduce da Fondotoce a Domodossola, attraverso boschi, caratteristici borghi e le fioriture che caratterizzano la zona, specialmente in primavera. Il primo tratto di ciclabile si snoda all’interno dell’area naturale protetta di Fondotoce. Procediamo costeggiando il fiume Toce, al bivio svoltiamo a sinistra e proseguiamo fino al ponte di Ornavasso. Proseguiamo in direzione Migiandone e, dopo un breve tratto su asfalto, prendiamo nuovamente la ciclabile sterrata verso Cuzzago e Premosello. Attraversiamo Bosco Tenso, un’oasi naturalistica protetta dal WWF e superiamo Vogogna, uno dei borghi più belli d’Italia, con il suo Palazzo Pretorio e il Castello Visconteo. Alterniamo tratti sterrati a tratti su asfalto per dirigerci verso Pieve Vergonte e Piedimulera. Proseguiamo verso Pallanzeno e, all’ingresso del paese, imbocchiamo il sentiero sterrato lungo il fiume Toce, raggiungeremo così Villadossola e Domodossola.

Il Lago d’Orta e le sue antiche origini

La presenza dell’uomo nella zona risale all’età del ferro, ma è con l’arrivo dei Romani e del cristianesimo portato da due fratelli missionari greci del IV secolo: Giulio e Giuliano, che contribuirono ad edificare diverse chiese e convertire la popolazione, sviluppando così il territorio a livello urbanistico.  Una di queste è proprio la piccola Basilica di San Giulio, nell’isola omonima dentro il lago, che ospita le spoglie del Santo, edificata nel IV secolo e successivamente ricostruita nel IX e XI secolo e legata ad una famosa leggenda, molto conosciuta nella Riviera. In epoca medioevale il territorio del lago d’Orta fu soggetto al dominio longobardo che lo infeudarono dandolo in gestione ai Vescovi di Novara, che lo mantennero fino al ‘700; nel corso dei secoli, comunque, le sue placide acque hanno visto lotte, battaglie, tradimenti fin quando, un paio di secoli fa, entrò definitivamente a far parte dei territori controllati dalla dinastia savoiarda, seguendone poi l’evoluzione storica. Famoso soprattutto per la città di Omegna, capoluogo del Cusio, affermatasi come città industriale leader nel settore del casalingo, diventata oggi punto di riferimento culturale del territorio, e per la perla del Lago: Orta San Giulio, rinomata e romantica località dominata dal Sacro Monte, che nel corso del tempo ha dato il suo nome anche al Lago, e che da secoli incanta scrittori e letterati. Considerata un piccolo gioiello dell’architettura medievale con il cinquecentesco Palazzotto situato nella piazza centrale e coi tavoli all’aperto si respira un’atmosfera ammantata, ammirando di fronte l’isola di San Giulio, simbolo mistico di tutto il lago. Il Lago d’Orta è un territorio ricco di paesaggi e borghi pittoreschi che, fin dal passato, sono stati fonte d’ispirazione per scrittori, pittori e registi di fama internazionale, tra i quali: Nietzsche, Balzac, Soldati, Gadda, Montale, oltre a Gianni Rodari che qui ebbe i natali. Inoltre negli anni lungo le sue sponde si sono sviluppate anche diverse tradizioni dapprima artigianali e successivamente industriali sottoscrivendo il “distretto dei casalinghi”, nella zona di Omegna, ed il “distretto del rubinetto”, tra San Maurizio d’Opaglio e Gozzano.

Il Lago d’Orta: sport, relax e “Lake Time”

Diventato famoso negli ultimi anni nelle località lacustri, il “lake time” sta sempre di più prendendo piede tra i turisti che vengono a contatto con il nostro territorio e decidono di prendersi del tempo per rilassarsi e ricaricarsi. Immaginatevi il movimento lento del lago, delle sue onde così leggere e silenziose in grado di trasmettere una sensazione di calma e serenità anche alle persone più inquiete, il lake time corrisponde a quel tempo sospeso tra l’acqua di fronte a noi e le vallate alle nostre spalle. Il lago, poco conosciuto sotto questo aspetto, è balneabile e sono presenti diverse siti balneari tra spiaggette e lidi dove è possibile rilassarsi. I lidi più famosi sono quelli di Gozzano, diventato bandiera blu proprio nel 2020, la spiaggia Miami, conosciuta anche tra gli abitanti del lago per la sua acqua trasparente e cristallina oppure la spiaggia di Roncallo a Pella più piccolina e riservata con una splendida vista sull’isola di San Giulio. Per chi invece, nonostante i percorsi in bicicletta, preferisce dedicarsi allo sport, all’avventura e all’adrenalina, il Lago d’Orta offre una nuova dimensione per soddisfare la vostra voglia di divertimento. Per poter scoprire il territorio a 360° non ci si può far scappare l’occasione di visitare le acque del Lago d’Orta, che visto da fuori è un’ambiente scuro e ostile, (dicono che sia talmente profondo che non siano mai riusciti a misurarlo) ma visto da una diversa prospettiva offre scenari e incontri spettacolari e inaspettati.  La sua superficie calma e quiete permette di praticare sport acquatici come il kayak o la canoa o immergendosi nelle sue acque si scoprono paesaggi naturali di rara bellezza, se invece si preferisce qualcosa di più avventuriero rimanendo a stretto contatto con la natura, nelle vicine Val d’Ossola e Valsesia si possono praticare discipline come il rafting o hydrospeed, oppure volete provare la sensazione di toccare il cielo con un dito? Al Lago d’Orta si può! Grazie ad attività adrenaliniche come ad un volo panoramico col parapendio permettendoci di ammirare il Lago nel suo completo panorama.