La gastronomia valsesiana è legata a quei prodotti tipici del lavoro montano come latte, burro, formaggi e salumi, accostati sempre alla polenta e alle differenti varietà di pane e al miele. Le ricette sono semplici, gustose e sostanziose, ideate nelle epoche passate per sostenere il fisico durante il duro lavoro e soprattutto per proteggerlo dal freddo.
Con la mutazione delle stagioni e del tempo atmosferico, si ricavano oggi da prati e pascoli prodotti naturali di grande qualità. Grazie al connubio tra gli allevamenti di bovini e ovini e l’erba dei pascoli si producono yogurt, robiole e formaggi di grande personalità come la Toma della Valsesia: un formaggio conosciuto da secoli tanto da essere citato in documenti storici. Come tutte le Tome le forme più fresche e a pasta più grassa si prestano bene ad essere fuse diventando così protagoniste nella preparazione dei piatti tipici di montagna che ne prevedono la gratinatura o la fusione (le zuppe gratinate di pane, la polenta concia, i gratin di patate o di verdure). Un’altra curiosità riguarda il periodo in cui la forma viene prodotta: se la forma è prodotta durante la tarda primavera o estate, periodo in cui le vacche mangiano erba fresca contenente anche fiori, sarà migliori rispetto alle produzioni invernali in cui gli animali si nutrono con fieno secco.
Qualche esempio di piatti prelibati da assaggiare? Ovviamente la fantastica toma valsesiana a pasta dura o semimorbida, gli straccetti e la mocetta, ossia coscia di camoscio trattata come il prosciutto crudo (ma fidatevi, decisamente più saporita e gustosa), l’uberlekke, un bollito di origine walser preparato con diversi tipi di carni e ovviamente le miacce: dolci, salate, dolci e salate… vanno d’accordo con tutto! Quindi non vi rimane che pedalare e fermarvi a gustare una delle specialità valsesiane!