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In Giro con Be•E. La Belle Époque di Stresa.

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Prosegue il nostro avvicinamento all’Alpe di Mera. Il Giro d’Italia, scollinato il Mottarone, scenderà verso il Lago Maggiore, toccando la sua sponda nord-occidentale.

Da Stresa si passerà per Baveno, per poi arrivare a Feriolo e da lì svoltare a sinistra e puntare verso Omegna, sul lago d’Orta. Il passaggio del Giro è l’occasione per mostrarvi queste delizione località.

Stresa è sicuramente il paese più noto. In origine era un minuscolo comune, una piccola striscia di terra tra le montagne e il lago. Le cose cominciarono a cambiare a metà ottocento con la costruzione della strada del Sempione, voluta da Napoleone Bonaparte. Furono costruite ville per le ricche famiglie, che erano rimaste affascinate dalla bellezza della località, resa ancora più unica dallo scenario delle Isole Borromee di fronte. L’isola Madre, l’isola Bella e l’Isola dei pescatori divennero proprietà della famiglia Borromeo sin dal XV secolo. Luoghi che si possono visitare con i battelli che partono dai vari imbarcaderi affacciati sul lago.

Ma fu con la costruzione della ferrovia e l’inaugurazione del traforo del Sempione che avvenne la vera trasformazione, che rese Stresa una delle mete preferite di personaggi illustri.

L’Orient Express si fermava a Stresa portando da tutta Europa i principali esponenti della Belle Époque, dagli intellettuali ai ricchi aristocratici. Stresa si adeguò velocemente per accogliere i nuovi ospiti e la loro grandeur. Furuno costruiti splendidi alberghi, come il Regina Palace e il Grand Hotel et des Iles Borromées. Alberghi ancora oggi in attività e che continuano a richiamare tantissimi turisti, specialmente stranieri.

Addirittura Stresa divenne sede di due conferenze internazionali, nel 1932 e nel 1935. In particolare fu molto importante la seconda, dove i rappresentanti di Italia, Francia e Inghilterra si incontrarono nell’intento di trovare una linea d’azione comune per contrastare la politica della Germania nazista.

Superata Stresa si arriva a Baveno. Località meno famosa, ma anch’essa molto bella. Da qui vi consigliamo un bellissimo itinerario, la ciclovia di Fondotoce (qui trovate il nostro racconto). Si percorre una ciclabile costeggiando il lago, si arriva a Feriolo (e merita una sosta questa piccola frazione affacciata sul golfo borromeo), dove inizia un facile percorso sterrato che conduce al parco naturale di Fondotoce, un’area naturale protetta caratterizzata da una elevata biodiversità.

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