Vicino a Courmayeur, tra le valli del Monte Bianco ne spicca una dove pedalare diventa un’immersione nella natura. Qui pedalare in chiave dolce trova la sua massima espressione, dove ogni pedalata è un respiro profondo di aria pura e fresca.
Ci mettiamo in sella alla bicicletta e subito siamo circondati dall’Aiguille des Glaciers, il Dente del Gigante, le Grandes Jorasses, e il Monte Bianco. Quest’ultimo non si concede sempre così facilmente, non è sempre visibile. Bisogna cercare l’angolazione giusta, la Val Ferret sembra quasi fargli da vassoio. Da qui si riesce a ammirarne completamente la vetta, tanto che quando appare, così gigantesco e così quieto, sembra accogliere a sé lo spirito sia dei trekker sia dei ciclisti.
Una valle incantata che porta con sé la memoria dei cambiamenti climatici, dove si è cullati da una parte dal ghiacciaio sovrastante e dall’altro dalle dolci acque del torrente. D’estate la strada che porta alla valle viene chiusa già all’altezza della frazione di La Palud e si può proseguire solo in bicicletta o con le navette. Una strada che si snoda tra tornanti costeggiati da pini, con il Massiccio lasciato alle spalle e il fiume Dora di Ferret che appare e scompare per poi aprirsi in una valle verde e piena di vegetazione con larici, ontani e betulle.
Annie Dillard, premio Pulitzer afferma che “Le montagne sono giganti, quiete, permeabilità. Puoi lanciare il tuo spirito a una montagna e la montagna lo terrà con sé, lo avvolgerà, non lo rigetterà indietro come fanno i fiumi” e sarà proprio la sensazione che si proverà quando di ritorno da questa valle si ritornerà alla propria vita quotidiana.